Il caffè filtro è una bevanda sempre più conosciuta nel nostro paese. Vediamo come si prepara e quali sono le differenze con il nostro espresso italiano.
Il
caffè filtro, detto anche
caffè lungo,
filtrato o
all’americana, è
sempre più consumato anche nel nostro Paese, e affianca i più tradizionali metodi
espresso e
moka. Anche se questi restano i
metodi di preparazione del caffè più apprezzati dagli italiani, il caffè filtro si è ritagliato uno spazio tra gli amatori e i consumatori attratti da una degustazione più
slow del caffè. Se volete conoscere questo
modo diverso di consumare il caffè, questo articolo fa per voi.
Infatti, nonostante la
grande passione per l’
irrinunciabile espresso che contraddistingue la nostra torrefazione, siamo convinti che
conoscere quanti più usi e tradizioni legati al mondo del caffè non possa che arricchire noi e il pubblico che
conosce e apprezza la nostra torrefazione. Soprattutto quando parliamo di
caffè filtro, metodo
riconosciuto e impiegato in tutto il mondo.
In questo articolo vi spieghiamo
in cosa consiste il caffè filtro,
quali sono i segreti per prepararlo e
quali sono le differenze con il metodo di preparazione espresso. Mettetevi comodi e preparatevi questi due diversi modi di consumare l’incredibile materia prima che è il caffè.
Il caffè filtro: non un semplice caffè allungato
Innanzitutto, sgomberiamo il campo da qualsiasi fraintendimento:
il caffè filtro, o
caffè all’americana, è
tutt’altra cosa rispetto al caffè americano che si beve di solito nei bar. Infatti, se il caffè americano consiste in un
espresso o un
espresso doppio allungato con acqua calda, ed è fatto di solito per accontentare i gusti dei turisti stranieri nel nostro paese,
il caffè filtro è un vero e proprio metodo di preparazione del caffè.
La preparazione del caffè filtro prevede un
procedimento molto semplice ma
in grado di far emergere, come tutti gli altri sistemi di preparazione,
caratteristiche uniche del caffè. In particolare, si tratta di
un sistema che prevede l’estrazione del caffè attraverso la "percolazione". Questo significa che - a differenza dell’espresso e della moka, che prevedono rispettivamente l’impiego di una pressione rispettivamente di 9 e 2 atmosfere nella filtrazione - nella preparazione di questa bevanda
la filtrazione avviene grazie alla sola pressione della gravità.
Nella preparazione del caffè filtro l’acqua
"percola", vale a dire
gocciola attraverso il filtro e, nel farlo,
trascina con sé le sostanze idrosolubili presenti nel caffè macinato. Queste ultime
si sciolgono e si trasferiscono nell’acqua, dando origine alla nostra bevanda. Un
procedimento semplice e allo stesso tempo geniale che ha una
storia lunghissima.
Filtro vs espresso: storie di caffè a confronto
Il
caffè espresso e il
caffè filtro sono
due preparazioni molto diverse, che corrispondo a
due diverse filosofie del consumare caffè e, forse, anche
modi di vivere il caffè.
Per quanto riguarda la storia di questi due metodi di preparazione,
entrambi sono stati perfezionati e
hanno visto un periodo di grande diffusione nel corso del
Novecento: un secolo per molti versi drammatico ma
denso di innovazioni tecnologiche, che hanno cambiato per sempre anche
il modo di gustare il caffè.
Il
caffè filtro è il metodo di preparazione che, tra i due,
ha una tradizione più antica. La vera rivoluzione del
“brewed coffee”, però, si è avuta solo
nel 1908, in
Germania, quando
Melitta Bentz inventò e brevettò
un filtro speciale in carta, adatto alla preparazione di questa bevanda. Il filtro “usa e getta”, grazie alla praticità di utilizzo rispetto al filtro in metallo, ebbe
un successo e una diffusione rapidissimi, tanto che venne ideata e commercializzata anche un’apposita caffettiera per il suo utilizzo: la
V60, adatta alla preparazione di una o più tazze, che prende il nome dall’angolatura a 60° del filtro.
Il
caffè espresso, dal canto suo, rappresenta
un metodo di estrazione del caffè che, per certi versi,
perfeziona il metodo del caffè filtrato, consentendo un’
estrazione più rapida e un
mantenimento di tutti gli olii, quindi la produzione di una
bevanda più concentrata,
corposa e
ricca.
Non possiamo parlare della sua storia senza parlare della città di
Torino, nel periodo in cui questa era la capitale d’Italia. La prima
macchina per produrre caffè istantaneo, infatti, venne inventata dall’imprenditore
Angelo Moriondo proprio in questa città, e implementata con un brevetto internazionale del
1895. La sua commercializzazione e maggior diffusione, invece, si deve al milanese
Luigi Bezzera, che nel
1901 apportò qualche leggera modifica al progetto iniziale e presentò la macchina ai vari operatori del settore.
Il funzionamento della macchina così come lo conosciamo oggi, con la spinta di acqua attraverso un pistone e non attraverso il vapore, si deve al
barista milanese Achille Gaggia, che nel
1938 inventò la
macchina per espresso a pressione, utilizzata ancora oggi nei bar di tutto il mondo.
Differenze nella preparazione del caffè filtro e caffè espresso
Veniamo ora alla
preparazione vera e propria. Il
caffè filtro prevede un’infusione simile a quella del tè, definita
"pour over", che significa letteralmente "versare sopra". Nonostante questo nome,
preparare il caffè filtro non è proprio facile come preparare il tè: il procedimento deve essere svolto in maniera molto accurata e bisogna padroneggiare una serie di nozioni per avere un buon risultato.
Miscele più adatte
Per preparare il
caffè filtro si usa normalmente un caffè dal
profilo di tostatura più chiaro rispetto al
caffè in grani per espresso della nostra
torrefazione artigianale, caratterizzato invece da una tostatura più piena dal
colore medio-scuro.
Per preparare il
caffè espresso si preferisce poi usare delle
miscele, le quali
garantiscono un espresso dal gusto più blianciato e ricco, come quelle che puoi trovare
nel nostro shop, dove troverai
il miglior caffè in grani artigianale per l’espresso.
Macinatura dei chicchi per il caffè filtro e caffè espresso
Il
caffè filtro è un metodo che prevede una
lunga infusione, per cui
la macinatura deve essere media, più grossolana rispetto a quella adatta all’espresso, che hanno un tempo di infusione brevissimo.
Infatti,
con una macinatura media l’estrazione delle sostanze solubili raggiunge nel caffè filtro un livello ottimale. Al contrario,
una macinatura troppo fine porterebbe a una
sovraestrazione, mentre una
macinatura troppo grossa produrrebbe una b
evanda troppo chiara e leggera.
Se parliamo di
caffè espresso, invece,
la macinatura deve essere fine, in quanto il
tempo di estrazione breve (25-30 secondi) richiede che una maggior superficie del caffè macinato sia esposta al passaggio dell’acqua calda.
A costo di sembrare ripetitivi, lo diciamo anche qui:
la macinatura deve essere effettuata poco prima della preparazione. Solo in questo modo, infatti, si riescono a portare in tazza tutti
gli aromi volatili del caffè, preservando la
naturale complessità della bevanda.
Proporzioni tra acqua e caffè per il caffè filtro e caffè espresso
Per la preparazione del
caffè filtro, le proporzioni corrette sono
1:16, vale a dire
circa 60 grammi di caffè per ogni litro d’acqua. Per la preparazione del nostro caffè filtro, metteremo sopra al filtro
15 grammi di caffè e impiegheremo non meno di
250 ml d’acqua.
Il
caffè espresso ha proporzioni altrettanto rigorose:
7 grammi di caffè per una quantità media di bevanda di circa
30 ml.
Temperatura dell’acqua
Per assicurare una corretta infusione,
l’acqua deve essere quasi bollente. Una temperatura
tra i 90 e i 96° sarà
perfetta sia per il caffè filtro che per il caffè espresso. La nostra bevanda, una volta "percolata" interamente, avrà una temperatura intorno ai
70° in entrambe le preparazioni.
La preparazione in due fasi del caffè filtro
Veniamo ora alla preparazione. Per
preparare il caffè filtro a regola d’arte, si esegue l’estrazione
in due momenti diversi.
La
prima fase, chiamata
"blooming", è la
preinfusione. Dopo aver appoggiato il filtro sul contenitore, metteremo
15 grammi di caffè in grani macinato, che dovrebbero corrispondere a due cucchiaini abbondanti. A questo punto, procediamo con il
"pour over": versiamo
30 ml d’acqua alla temperatura di
90-96°, avendo cura che tutta la polvere sia sommersa. Lasciamo così per
30 secondi.
È con la
seconda fase che avviene la vera estrazione del caffè:
aggiungiamo la restante acqua (220 ml) e raggiungiamo così la
"brew ratio", ovvero il
rapporto perfetto tra acqua e caffè che abbiamo descritto in precedenza. Il
tempo di contatto tra acqua e caffè deve essere circa di
4-6 minuti. Una volta che il nostro caffè è colato giù completamente, ci siamo! Il nostro caffè filtro è pronto,
da gustare appena fatto e tassativamente nella caratteristica
tazza "mug".
Preparazione del caffè espresso
L’estrazione del
caffè espresso, invece, avviene in un
unico momento. A differenza della preparazione con moka e caffè filtro, si deve eseguire
la pressatura del caffè (“tamping”) ed estrarre la bevanda in un
tempo compreso tra i 20 e i 30 secondi, come stabilito dai parametri della
Specialty Coffee Association.
Due bevande molto diverse
Il
caffè filtro è un caffè più leggero rispetto a quello che siamo abituati a bere in Italia, con
meno corpo e
senza la tipica crema dell’espresso, ma tuttavia con
particolarità uniche. Un
caffè da degustazione, dall’
aroma delicato, in cui
le note acide prevalgono su quelle amare e che offre
un’esperienza di degustazione del caffè totalmente unica,
più lenta e che regala una
prolungata sensazione di calore.
Il
caffè espresso, invece, grazie al suo
gusto particolare e al suo
corpo pieno e vellutato, è una
bevanda adatta per un momento di piacere più intenso.
Una bevanda di cui essere grati ai pionieri italiani della caffetteria moderna, un’
invenzione che ci invidiano in tutto il mondo e che
ha un posto speciale nel nostro cuore.
Scopri il mondo del caffè con Caffè Roen
Ora che hai imparato quali sono le
caratteristiche che rendono unici il caffè filtro e il caffè espresso, non ci resta che augurarti una
buona degustazione. Se vuoi scoprire
come degustare il caffè, leggi
quest’articolo.
Il caffè è la tua passione? Continua a seguire il
blog di Caffè Roen. Ogni volta c’è qualcosa di nuovo da scoprire!
P.S. Vuoi conoscere
i vantaggi del caffè in grani rispetto al caffè in polvere? Ne abbiamo parlato
qui.