venerdì 21 febbraio 2025

Intolleranza al caffè: esiste davvero?

intolleranza al caffè sintomi e soluzioni

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autore: Redazione

Il caffè, come qualsiasi altro alimento o bevanda, può essere associato a effetti collaterali. L’intolleranza al caffè, chiamata anche sensibilità al caffè, non è così rara e può manifestarsi in modo diverso in ogni persona. Per quanto riguarda l’allergia al caffè, è meno comune ma non è comunque da trascurare. Vediamo da cosa è provocata l’intolleranza al caffè e quali sono i suoi effetti sulla nostra salute e sul benessere fisico.

Cosa provoca l’intolleranza al caffè?

Il caffè contiene più di 1000 composti chimici, tra cui il più noto è la caffeina. Individuare quindi l’esatto componente del caffè che causa l’intolleranza risulta pressoché impossibile. Tuttavia, gli scienziati hanno esaminato alcuni composti più comuni ai quali probabilmente dobbiamo dare la colpa per alcuni effetti indesiderati causati dall’assunzione (spesso eccessiva) di caffè.

Reazione alla caffeina contenuta nel caffè

La causa più comune dell’intolleranza al caffè è la caffeina contenuta in esso. Questa sostanza agisce come uno stimolante del sistema nervoso, attivando meccanismi che aumentano la concentrazione e la vitalità. In persone eccessivamente sensibili però questo può tradursi in sintomi come battito cardiaco accelerato, ansia e nervosismo.

Se si è particolarmente sensibili alla caffeina, questi effetti possono essere più marcati anche a dosi relativamente basse, con anche possibili disturbi digestivi, insonnia o mal di testa. Scopri di più sugli effetti della caffeina nel nostro articolo dedicato


Reazione all’istamina e il consumo di caffè

Chi è intollerante all’istamina, deve fare attenzione anche al consumo di caffè. Questo non solo perché il caffè contiene l’istamina, ma anche perché il suo consumo può stimolare il rilascio di questa sostanza nell’organismo, causando sintomi simili a una reazione allergica in soggetti sensibili. Ecco perché alcune persone, come quelle con intolleranza all’istamina, possono manifestare sintomi più intensi dopo aver consumato caffè.

È importante sapere che l’istamina si forma attraverso la maturazione, ovvero processi chimico-fisici e biologici che avvengono in un alimento durante il suo invecchiamento o affinamento. Nel caso del caffè, dopo la torrefazione i chicchi continuano a evolversi: reazioni enzimatiche e l’azione di microflora possono portare alla formazione di composti, come l’istamina, a partire da aminoacidi specifici.

Come ridurre o evitare la reazione all’istamina?

Sebbene alcuni cibi possano giovare dal processo di maturazione, nel caso del caffè, un prolungato invecchiamento post-torrefazione favorisce l’accumulo di istamina, oltre a impattare negativamente il gusto della bevanda finale. Per questo, scegliere di consumare caffè fresco appena torrefatto aiuta a limitare il tempo in cui questi processi possono avvenire, riducendo così l’impatto dell’istamina e rendendo la bevanda più tollerabile per chi soffre di intolleranza.

Come capire se si è intolleranti al caffè?

Le persone sensibili alla caffeina provano un’intensa scarica di adrenalina quando la consumano. Se soffri di ipersensibilità al caffè, potrebbe sembrarti di aver bevuto cinque o sei tazze di espresso dopo solo pochi sorsi. Poiché le persone con elevata sensibilità alla caffeina metabolizzano la caffeina più lentamente, i loro sintomi possono durare per diverse ore.

Quali sono i sintomi dell’intolleranza al caffè?

I sintomi di intolleranza alla caffeina possono includere:
  • Battito cardiaco accelerato;
  • Nervosismo o ansia;
  • Mal di testa;
  • Insonnia;
  • Disturbi digestivi.

Intolleranza al caffè o allergia al caffè: quali sono le differenze?

L’intolleranza alimentare, che sia al caffè o ad altri prodotti, è spesso una risposta ritardata a un composto presente nell’alimento. L’allergia invece è una reazione immunitaria che in genere provoca il rilascio di istamina.

  • I sintomi dell’intolleranza alla caffeina sono dovuti specificamente agli effetti della caffeina sull’organismo. Geneticamente abbiamo degli enzimi che ci aiutano a metabolizzare la caffeina. Chi ha un metabolismo problematico potrebbe avere maggiori probabilità di sviluppare sintomi da eccesso di caffeina, come nervosismo, ansia e palpitazioni.
  • I sintomi dell’allergia alla caffeina derivano dal fatto che l’organismo riconosce la caffeina come sostanza estranea. L’organismo inizia quindi ad attaccare la caffeina e così facendo attacca se stesso, provocando un’infiammazione. Questo può portare a una vera e propria reazione allergica.
A volte i sintomi di intolleranza e allergia possono essere molto simili tra loro, ed è quindi consigliato consultare un medico e fare dei test specifici per scoprire la vera natura della reazione alla caffeina.

Quali sono i sintomi dell’allergia al caffè?

I sintomi dell’allergia alla caffeina sono più accentuati e più impattanti rispetto a quelli di un’intolleranza. Questi sintomi includono:
  • Prurito alla pelle;
  • Orticaria;
  • Gonfiore della gola o della lingua;
  • In casi gravi, difficoltà respiratorie e anafilassi, una condizione potenzialmente pericolosa.

Micotossine nel caffè

è risaputo che spesso gli alimenti che troviamo in commercio sono contaminati da muffe. In particolare si tratta di alimenti secchi, come il caffè e i cereali. Queste muffe producono le micotossine, sostanze potenzialmente tossiche e dannose per la nostra salute.

È stato dimostrato che il caffè non conservato correttamente, o conservato troppo a lungo, contiene l’ocratossina, una particolare micotossina prodotta da diverse muffe che crescono sui chicchi di caffè. L’ocratossina è associata a malattie renali, cancro ed effetti dannosi sul cervello. Oltre ai suoi effetti pericolosi sull’organismo, la muffa e le sue tossine possono indurre reazioni allergiche e intolleranze.

Come evitare l’esposizione alle micotossine del caffè?

La risposta è piuttosto semplice: scegliere il caffè fresco appena tostato, preferibilmente presso le torrefazioni artigianali che usano chicchi di origine controllata, come le miscele di Caffè Roen.

La soluzione è eliminare il caffè?

Se hai scoperto di essere intollerante alla caffeina, potresti chiederti se sia davvero necessario dire addio al caffè. La buona notizia è che non sempre bisogna eliminarlo del tutto! Si tratta piuttosto di trovare il giusto equilibrio e capire quanto caffè puoi bere senza rinunciare al piacere di una tazzina.

Quanto caffè bere al giorno per chi è intollerante alla caffeina?

Mentre le persone che non soffrono di intolleranza alla caffeina possono permettersi di bere anche 3-5 tazzine al giorno (circa 400 mg al giorno), per gli intolleranti la quantità massima di caffeina raccomandata è di 100 mg, quindi 1 o massimo 2 tazzine di caffè al giorno.

Bisogna ricordare che ogni dose di caffè contiene mediamente tra 65 e 80 mg di caffeina ma, consumando anche altre bevande e alimenti che contengono la caffeina - come tè, cola e cioccolato - è consigliabile ridurre ulteriormente il consumo di caffè.

Non esiste comunque una soglia universale, poiché la tolleranza varia da individuo a individuo. L’importante è scegliere sempre accuratamente il caffè da consumare, in quanto la qualità dei grani di caffè determina anche i suoi effetti sulla nostra salute e il benessere. Scopri le miscele selezionate di alta qualità di Caffè Roen.

Come ridurre l’assunzione di caffeina senza causare effetti collaterali?

In genere, l’abbandono lento del caffè nell’arco di alcune settimane, invece di un’interruzione totale, comporta meno effetti collaterali, soprattutto se si è bevuto molto caffè o bevande contenenti caffeina. Un trucco utile potrebbe essere quello di diluire il caffè normale con caffè decaffeinato. In altre parole, iniziate con 3/4 di tazza di caffè normale e 1/4 di tazza di decaffeinato e poi, col tempo, diminuite la quantità di caffè normale e aumentate quella di decaffeinato.

Un’altra soluzione è scegliere la tipologia di caffè che contiene meno caffeina: parliamo del caffè Arabica, che, rispetto alla varietà Robusta, ha la metà della caffeina e quindi il suo impatto è dimezzato. Scopri la miscela 100% Arabica Gourmet di Caffè Roen che ti sorprenderà con il suo aroma ricco e l’acidità equilibrata.

CONCLUSIONE

L’intolleranza al caffè è una condizione che può influire sul benessere di molte persone. Tuttavia, non è necessario rinunciare completamente al piacere di una buona tazzina! Trovare il giusto equilibrio nel consumo di caffè e scegliere con attenzione il tipo di caffè che si beve sono passaggi fondamentali. Per chi è sensibile alla caffeina o all’istamina, optare per miscele fresche e di qualità può fare davvero la differenza.

Infatti, le miscele artigianali di Caffè Roen sono un’ottima scelta per chi desidera continuare a godere del caffè, senza rinunciare alla qualità e al gusto. Con un’attenzione particolare alla selezione dei chicchi e alla tostatura, Caffè Roen offre miscele che rispettano le esigenze di chi ha una sensibilità maggiore, permettendo di godere di un caffè ricco e aromatico senza compromettere la salute.

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