Caffè letterario: storia, curiosità e consigli per creare il tuo spazio di lettura e gusto. Scopri i luoghi dove si incontrano arte e letteratura.
Se, chiudendo gli occhi, si provasse a pensare ad una tazzina di
caffè fumante, le prime impressioni che raggiungono la fantasia del nostro olfatto sono l’
aroma intenso e penetrante e il
sapore unico e indistinguibile del chicco di caffè. La parola o il pensiero del caffè richiama alla mente la nitida sensazione di quando, entrando in un bar, si viene avvolti dai rumori dei cucchiaini nelle tazzine, della macchina che prepara la miscela di caffè e quell’inconfondibile profumo del caffè appena versato. Forse è anche grazie a questi fuggenti attimi di routine che il caffè rimane
una delle bevande più bevute al mondo e amate da tutti. Una piccola tazzina di caffè non contiene solamente un estratto dal gusto intenso, ma anche un insieme unico fatto di storia e cultura che hanno scandito l’evoluzione della nostra società globale.
È proprio la
diffusione del caffè che ha accompagnato e tutt’ora prende per mano la
storia del caffè letterario. Il
caffè letterario non è solo un luogo dove bere una tazza di caffè, ma è un’esperienza culturale, un viaggio nel tempo, una fonte di ispirazione. Il caffè letterario nasce in
Francia tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, per poi diffondersi e prendere piede in tutta Europa, anche in
Italia, dove divenne il simbolo dell’Illuminismo, del Risorgimento e della modernità. Nei caffè letterari si incontravano scrittori, filosofi, artisti e politici, che discutevano di letteratura, arte, filosofia e politica. Nei caffè letterari si creavano le idee che hanno cambiato la storia.
Parigi è la culla in cui nacquero questo tipo di caffetterie, che mossero i primi passi nei vari paesi in giro per l’Europa, fino ad arrivare alla grande America. Dalla Francia, quindi, passando poi per l’Inghilterra, il caffè letterario approdò anche a Venezia, per poi piantare le proprie radici in ogni angolo dello stivale. Il caffè letterario era soprattutto la meta delle più grandi personalità appartenenti al mondo della cultura:
- In Francia: i più assidui frequentatori del caffè letterario erano gli illuministi;
- In Inghilterra: le coffee houses erano per poeti, scrittori e uomini d’affari il luogo ideale dove bere del buon caffè e discutere della società o di nuove opportunità d’investimento;
- In Italia: tra i più importanti e abituali frequentatori dei caffè letterari italiani possiamo vantare Casanova e D’Annunzio.
È giunto il momento di addentrarsi nella storia del
caffè letterario, tra le sue tante curiosità, aneddoti e frammenti di storia e cultura!
Che cos’è il caffè letterario
Il
caffè letterario, oltre ad un luogo di ristoro, era uno scenario suggestivo e ricco di cultura, che vanta una secolare tradizione in quanto affonda le sue radici alla
fine del 1600. In quel periodo, i caffè erano spazi di dialogo per intellettuali, artisti e scrittori, che si ritrovavano per condividere opinioni, esperienze e informazioni sui fatti culturali e gli avvenimenti di attualità dell’epoca.
Chi entrava nel
caffè letterario, non solo lo faceva per gustarsi una tazza di caffè o una bevanda calda, ma era mosso da un forte desiderio di far parte della realtà intellettuale del tempo: un’occasione buona per arricchirsi culturalmente e dare libero sfogo alla propria socialità. Inoltre, il caffè letterario era in grado di cambiare pelle e diventare un vero e proprio palcoscenico che ospitava attività culturali di qualsiasi genere: letture di libri, spettacoli artistici, discussioni di gruppo e persino esposizioni d’arte.
L’atmosfera informale e
bohemienne che si respirava nel caffè letterario non dava credito alle classi sociali agiate dei partecipanti che popolavano il locale: intellettuali, artisti e scrittori nel pieno della loro professione.
Insomma, il caffè letterario rappresentava il connubio perfetto tra il puro piacere
di godersi una tazza di caffè e l’eccitazione di essere
parte attiva della vita culturale del tempo.
Le origini del caffè letterario
La
nascita del caffè letterario avvenne
poco prima del 1700 in Europa, dove questi locali si fecero portavoce dell’innovazione e del movimento culturale in atto. Il periodo storico più rilevante per l’affermazione del caffè letterario è la parte iniziale del diciottesimo secolo, quando nei caffè si radunarono i primi
illuministi. Entrando nei caffè letterari del tempo, infatti, era possibile respirare aria di
libertà e
uguaglianza: i principi su cui gli illuministi hanno sempre fondato il proprio pensiero.
Il caffè letterario nacque
in Francia, la patria in cui il caffè era visto come un fuoco attorno al quale sedersi per parlare di
cultura,
arte e
letteratura. Proprio nel clima di questi caffè, infatti, era possibile imbattersi nella compagnia di alcuni rappresentanti dei movimenti pittorici più rilevanti della storia dell’arte, come i surrealisti francesi e i futuristi italiani. Il caffè letterario più famoso in Francia era senza dubbio il
Cafè Le Procope, ma ben presto questa visione di vivere la società si diffuse oltre i confini. Infatti, pare che In Italia il primo caffè letterario sia stato il
Caffè Florian, a Venezia.
Il primo caffè letterario d’Europa
Come abbiamo approfonditamente visto e capito, la genesi del caffè letterario è situata in Francia. Infatti, la leggenda narra che il
primo caffè letterario sia stato il
Cafè Le Procope, a
Parigi: chiamato così perché è stato fondato, pensate un po’, dall’italiano Francesco Procopio dei Coltelli. Se mai dovesse esistere da qualche parte l’almanacco dei caffè letterari, di sicuro ci sarebbe scritto che il Cafè Le Procope è
il più antico d’Europa. Proprio in questo locale erano soliti gustarsi una tazza di caffè Diderot, Roberspierre, Victor Hugo e il mitico Napoleone Bonaparte: personaggi illustri che hanno contribuito a scrivere la storia della Francia.
Una lista dei caffè letterari più famosi in Italia
Caffè Florian a Venezia
Il
Caffè Florian di
Venezia rientra nella categoria dei caffè letterari più antichi al mondo, insieme al Cafè Le Procope di Parigi. Se vi capita di passeggiare tra i piccioni e le bellezze di
Piazza San Marco, buttateci un occhio dentro: il famoso caffè letterario conserva ancora l’affascinante design e l’eterna bellezza di un tempo. Se invece volete entrarvici per assaporare un elegante caffè, vi sembrerà di condividere il bancone insieme ad artisti illustri che erano soliti passare il loro tempo libero, come Ugo Foscolo, Proust e Giacomo Casanova.
Gran Caffè Gambrinus a Napoli
Il
Gran Caffè Gabrinus si affaccia sulla bellissima
Piazza del Plebiscito. Questo caffè, attraverso le sue pareti in marmo e decorazioni dorate, rappresenta lo specchio della bellezza e della storia della città di Napoli. Vengono i brividi a pensare che ai tavoli di questo caffè letterario sedevano personaggi come Oscar Wilde, Gabriele D’Annunzio e i fratelli De Filippo.
Caffè Pedrocchi a Padova
Padova, la città dell’istruzione che ospita le più antiche università del paese. Al
Caffè Pedrocchi, infatti, non potevano mancare appuntamenti culturali di qualsiasi tipo, frequentati soprattutto da studenti, professori e giornalisti di tutta la città.
Caffè letterario ai giorni nostri: una tradizione che non passa mai di moda
Chissà il
caffè letterario quanti caffè ha visto preparare, quante tazzine ha visto lavare e quanti personaggi ha visto passare durante la sua
storia secolare. Una storia che di certo non può fermarsi qui. Anche nei bar dei giorni nostri, infatti, ha preso piede una tendenza davvero curiosa e che richiama proprio il concetto e la filosofia del vero
caffè letterario. In tutte le città del mondo, ormai, esistono
bar che sembrano delle vere e proprie
librerie. Un concept vincente basato sul comune denominatore che lega il mondo della
caffetteria con quello della
letteratura: un momento intimo da trascorrere con sé stessi concedendosi una coccola, magari leggendo un libro, magari sorseggiando un caffè. Questa idea è sbocciata a New York e ha abbracciato tutti i paesi del mondo, Italia compresa. I
caffè letterari di oggi sono dei bar ricoperti di scaffali pieni di libri, in cui il cliente può prendersi una pausa dalla vita frenetica di tutti i giorni e godere di una realtà in cui l’unica preoccupazione è quella di leggere un bel libro ed assaporare un buon caffè.