Q-grader e Assaggiatori di caffè certificati: chi valuta la qualità del tuo espresso all’origine
Ti sei sempre chiesto chi decide se il caffè che bevi è davvero di qualità? Abbiamo trovato il responsabile! L’assaggiatore di caffè, o il Q-grader, è un professionista certificato dal Coffee Quality Institute che valuta la qualità del caffè attraverso il protocollo cupping, un sistema di degustazione standardizzato riconosciuto a livello internazionale. Assegna punteggi da 0 a 100 analizzando parametri come aroma, acidità, corpo e dolcezza. Scopri chi sono i Q-grader, figure fondamentali per garantire l’eccellenza nella selezione delle materie prime utilizzate dalle torrefazioni artigianali come Caffè Roen.
Chi è il Q-grader
Il Q-grader è un assaggiatore certificato che possiede le competenze tecniche per valutare il caffè secondo standard internazionali precisi. La certificazione nasce nel 2004 grazie al
Coffee Quality Institute (CQI), organizzazione no-profit fondata nel 1996 con l’obiettivo di migliorare la qualità del caffè e le condizioni di chi lo produce.
Questi professionisti lavorano in diversi punti della filiera: nelle piantagioni per valutare il
caffè verde, nelle torrefazioni per il controllo qualità, come consulenti per l’acquisto delle materie prime. Il loro ruolo garantisce il rispetto dei parametri oggettivi di qualità e permette alle torrefazioni artigianali come Caffè Roen di proporre miscele equilibrate e profili aromatici distintivi.
Nel mondo esistono circa 10.000 Q-grader certificati, di cui 400 in Italia! Il primo professionista italiano a ottenere questa qualifica è stato Alberto Polojac nel 2012.
La certificazione si divide in due percorsi distinti:
Q Arabica Grader, focalizzato sui caffè Arabica, e
Q Robusta Grader. Quest’ultima figura è essenziale per identificare i cosiddetti
’Fine Robusta’, ovvero caffè della varietà
Canephora privi di difetti e capaci di offrire corpo intenso e note di cioccolato di alta qualità. Esiste anche un percorso
Q Processing dedicato alle tecniche di lavorazione e fermentazione, fondamentale per chi opera direttamente nei paesi produttori.
Cosa fa un assaggiatore certificato di caffè
L’assaggiatore certificato svolge un lavoro che richiede non solo una preparazione tecnica ma anche un palato estremamente allenato. La sua giornata può includere la valutazione di decine di campioni diversi, ciascuno analizzato secondo procedure rigorose che garantiscono obiettività.
La funzione principale è assegnare un
punteggio numerico al caffè, creando un linguaggio universale comprensibile da produttori, importatori, torrefattori e buyer di tutto il mondo. Questo sistema permette di stabilire il valore commerciale del caffè in modo trasparente.
Nelle torrefazioni, l’assaggiatore verifica che i lotti acquistati corrispondano agli standard attesi. Ovvero testa campioni di caffè verde prima dell’acquisto, valuta i risultati della tostatura, controlla la coerenza tra diversi lotti della stessa origine. Questo lavoro quotidiano, che può sembrare noioso, si riflette nella
qualità del caffè che arriva nella tua tazzina!
Il protocollo cupping: come si degusta il caffè
Il
cupping è la tecnica professionale utilizzata per valutare il caffè. Si differenzia dall’estrazione in macchina espresso perché permette di analizzare le caratteristiche intrinseche del chicco senza variabili legate all’attrezzatura.
Il protocollo prevede l’utilizzo di
5 tazze identiche per ogni campione da testare. Questa ripetizione garantisce di rilevare eventuali difetti e verificare l’uniformità del lotto. Il rapporto preciso è
8,25 grammi di caffè di macinatura media-grossa per 150 ml di acqua.
L’acqua viene versata a circa
93°C direttamente sulla polvere di caffè, che rimane in infusione per
4 minuti. Durante il raffreddamento naturale, l’assaggiatore valuta il campione a diverse temperature: le percezioni aromatiche, infatti, cambiano tra i 70°C e i 20°C.
La degustazione inizia con la "rottura della crosta": dopo 4 minuti di infusione, l’assaggiatore utilizza un cucchiaio per rompere lo strato di macinato che galleggia in superficie, avvicinando il naso per catturare gli aromi più volatili. Successivamente rimuove la schiuma superficiale, fa raffreddare il caffè e lo aspira rumorosamente, nebulizzandolo sul palato per analizzare tutte le sfumature gustative.
I parametri di valutazione
Ogni caffè viene analizzato attraverso
10 parametri distinti, ciascuno con un punteggio specifico. Il sistema di valutazione va da 0 a 100 punti: sotto i 60 punti il caffè presenta difetti gravi, tra 60 e 80 è considerato commerciale di buona qualità, sopra gli 80 punti raggiunge
livelli di eccellenza.
- Fragrance e aroma misurano le percezioni olfattive: la fragrance è l’odore del macinato secco, l’aroma quello del caffè infuso. Queste note anticipano cosa troveremo in tazza.
- Flavor rappresenta l’insieme delle percezioni gustative e retronasali durante l’assaggio. Un caffè può presentare note di frutta secca, cioccolato, caramello, spezie. Le miscele Caffè Roen come sviluppano profili con evidenti note di frutta secca e cacao, mentre presenta un bouquet più delicato con fiori, frutta fresca e miele.
- Aftertaste valuta la persistenza e la piacevolezza del retrogusto dopo aver deglutito. Un buon caffè lascia sensazioni pulite e armoniose che si prolungano nel tempo.
- Acidità non indica un difetto, ma una caratteristica positiva che dona vivacità. Può ricordare agrumi, frutti rossi, mela verde. Nelle come quelle di Caffè Roen, l’acidità viene modulata attraverso la sapiente combinazione di arabica e robusta.
- Corpo descrive la sensazione tattile in bocca: il caffè, infatti, può risultare leggero e setoso oppure denso e cremoso. La Robusta di alta qualità (Fine Robusta), valutata da esperti certificati, è fondamentale per dare corpo e cremosità senza introdurre note amare sgradevoli. È il segreto che rende miscele come la particolarmente avvolgenti e persistenti.
- Balance misura quanto i diversi elementi (dolcezza, acidità, amarezza) si armonizzano tra loro. Un caffè sbilanciato è quello che ha una caratteristica troppo dominante rispetto alle altre.
- Sweetness, clean cup e uniformity valutano rispettivamente la dolcezza naturale del caffè, l’assenza di difetti dal primo sorso al retrogusto, e la coerenza tra le diverse tazze dello stesso campione.
- E infine, Overall è la valutazione complessiva che l’assaggiatore attribuisce considerando tutti gli elementi insieme, includendo anche la complessità aromatica e l’armonia generale.
Q-grader, SCA e IIAC: quali sono le certificazioni
In Italia esistono
tre principali percorsi di certificazione per assaggiatori di caffè, ciascuno con le proprie peculiarità. Conoscere le differenze aiuta a comprendere quale competenza dell’assaggiatore viene valorizzata.
Certificazione Q-grader (CQI)
La certificazione Q-grader rilasciata dal
Coffee Quality Institute rappresenta il riconoscimento internazionale più diffuso nel settore. Il percorso formativo dura
6 giorni intensivi durante i quali i candidati affrontano
19-20 prove diverse che testano capacità olfattive, gustative, di analisi del caffè verde, di calibrazione sensoriale.
La certificazione ha validità
3 anni. Trascorso questo periodo, il professionista deve sottoporsi a una
calibrazione: due giornate durante le quali ripete alcuni degli esami sostenuti inizialmente per verificare che le proprie capacità sensoriali rimangano allineate agli standard internazionali.
Questa certificazione viene richiesta frequentemente a chi lavora nell’importazione di caffè verde, nel controllo qualità delle torrefazioni di medie e grandi dimensioni, nella consulenza per buyer internazionali.
Certificazione SCA (Specialty Coffee Association)
La Specialty Coffee Association propone un sistema modulare articolato su tre livelli: Foundation (base), Intermediate (intermedio) e Professional (professionale). Ogni livello richiede un numero crescente di ore di formazione e competenze più approfondite.
Il percorso SCA copre diverse aree tematiche oltre all’assaggio: barista skills, brewing, green coffee, roasting, sensory skills. Chi desidera specializzarsi nella degustazione può concentrarsi sul modulo Sensory Skills, mentre chi lavora in torrefazione può approfondire il modulo Roasting.
Patente assaggiatore IIAC (Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè)
L’IIAC è un’associazione non-profit italiana fondata nel 1993, specializzata nell’analisi sensoriale dell’
espresso italiano. A differenza delle altre certificazioni che si concentrano maggiormente sul caffè verde e sulle metodologie di cupping, la patente IIAC valorizza specificamente
la degustazione dell’espresso come viene preparato al bar.
Il corso prevede una giornata di formazione teorica e pratica, con esame finale per ottenere la patente. L’approccio è
più accessibile rispetto al Q-grader e si rivolge
sia a professionisti del settore che ad appassionati desiderosi di approfondire la conoscenza del caffè italiano.
La scheda di valutazione IIAC considera parametri come aspetto visivo della crema, profilo aromatico, equilibrio gustativo, corpo e persistenza. Questo metodo risulta particolarmente pertinente per chi lavora nella ristorazione italiana o gestisce caffetterie focalizzate sull’espresso tradizionale.
Caffè Roen può contare su Enrico Bendinelli, responsabile dell’intero processo di torrefazione, che possiede sia la certificazione Q-grader che la patente IIAC, garantendo così un doppio livello di competenza nella selezione delle origini e nella valutazione dell’espresso italiano.
Perché gli assaggiatori certificati sono importanti
La presenza di assaggiatori certificati nella filiera del caffè garantisce trasparenza e crea un sistema di valutazione condiviso. Prima della diffusione di questi standard, la qualità veniva giudicata in modo soggettivo, rendendo difficile stabilire prezzi equi e riconoscere il lavoro dei produttori più attenti.
Gli assaggiatori certificati parlano un
linguaggio comune riconosciuto in tutti i continenti. Un Q-grader italiano può confrontarsi con un collega brasiliano o keniota utilizzando gli stessi parametri di valutazione, eliminando fraintendimenti e facilitando gli scambi commerciali.
Nelle piantagioni, questi professionisti aiutano i coltivatori a capire quali caratteristiche del loro caffè vengono apprezzate dal mercato internazionale. Questo feedback permette ai produttori di migliorare le tecniche di coltivazione e lavorazione, ottenendo compensi più alti per il lavoro svolto.
Per le
torrefazioni artigianali invece, avere accesso a valutazioni professionali significa poter
selezionare le materie prime con maggiore consapevolezza. Così possono acquistare il caffè non solo in base al prezzo o alla provenienza, ma conoscendo esattamente il profilo sensoriale e il punteggio qualitativo di ogni lotto.
Il valore per chi ama il caffè di qualità
Il lavoro quotidiano degli assaggiatori certificati si traduce nella tazzina di caffè che beviamo al mattino. Quando una torrefazione investe nella selezione accurata delle origini, il risultato è
un espresso con maggiore complessità aromatica, equilibrio gustativo e pulizia di tazza.Caffè Roen applica questi principi di
selezione rigorosa per tutte le proprie miscele. Ogni origine viene valutata attentamente prima dell’acquisto, testata dopo la tostatura, controllata per garantire coerenza tra diversi lotti. Questo approccio meticoloso è ciò che permette di offrire profili aromatici distintivi e riconoscibili.
La pluripremiata
miscela Arabica Gourmet 100% è un esempio concreto di come la selezione accurata delle origini si traduca in
eccellenza certificata. Le migliori arabica centro e sudamericani vengono miscelate per esaltarne le caratteristiche migliori, con una tostatura delicata che preserva gli aromi.
Per chi apprezza un espresso più corposo e cremoso, la selezione delle origini gioca un ruolo altrettanto cruciale. Miscele come
Extra Bar combinano
arabica naturali americani con
robusta asiatici di elevata qualità, creando quella morbidezza e cremosità tipiche dell’espresso italiano, senza rinunciare a un profilo aromatico interessante.
La
trasparenza nella selezione permette al consumatore finale di fare scelte consapevoli, comprendendo perché alcune miscele costano di più e quali caratteristiche aspettarsi in tazza.
Come riconoscere un caffè selezionato da esperti
Quando acquisti caffè in grani, alcuni indicatori rivelano l’attenzione alla qualità della torrefazione. Il primo elemento da verificare è la
trasparenza sulle origini: le aziende serie indicano la provenienza dei caffè, la composizione della miscela (percentuali di arabica e robusta) e il profilo aromatico atteso.
La presenza della
valvola di degasaggio sulla confezione non è un dettaglio estetico ma un elemento funzionale fondamentale. Dopo la tostatura, i chicchi rilasciano anidride carbonica per diversi giorni. La valvola permette ai gas di uscire impedendo all’ossigeno di entrare, mantenendo il caffè fresco più a lungo. Torrefazioni come Caffè Roen confezionano il caffè
entro 24 ore dalla tostatura, garantendo la massima freschezza.
Le
certificazioni qualità ottenute dalle miscele sono un altro indicatore da considerare. Il
Superior Taste Award, rilasciato dall’International Taste Institute, certifica l’eccellenza sensoriale attraverso degustazioni alla cieca condotte da chef e sommelier. Nel 2025 è stato assegnato alla miscela
Extra Bar di Caffè Roen. Il Diamond Taste Award, ricevuto nel 2022 dalla miscela
100% Arabica di Caffè Roen, viene assegnato solo ai prodotti premiati con 3 stelle per 7 volte nell’arco di 10 anni.
La presenza di
informazioni dettagliate sul profilo aromatico indica che la torrefazione conosce approfonditamente le proprie miscele. Descrizioni generiche come "gusto intenso" o "aroma deciso" dicono poco. Informazioni specifiche come "note di frutta secca e cacao, corpo vellutato, acidità moderata" dimostrano che il prodotto è stato analizzato professionalmente.
La
data di tostatura sulla confezione, quando presente, rivela
l’attenzione alla freschezza. Il caffè esprime il meglio nelle prime settimane dopo la tostatura.
Torrefazioni artigianali che tostano su ordinazione o con alta rotazione garantiscono prodotti più freschi rispetto a chi lavora con grandi volumi e stoccaggi prolungati.
Anche il
packaging racconta l’approccio alla qualità. Materiali che proteggono dalla luce e dall’ossigeno, dimensioni delle confezioni studiate per essere consumate in tempi ragionevoli (sacchetti da 500g / 1 kg anziché formati molto grandi), chiusure ermetiche dopo l’apertura: tutti questi dettagli preservano le caratteristiche organolettiche.
Nel
negozio online di Caffè Roen ogni miscela viene presentata con informazioni complete: composizione, profilo aromatico, note di degustazione, premi ricevuti. Questa trasparenza ti permette di scegliere il caffè consapevolmente, in base alle tue preferenze, sapendo esattamente cosa aspettarsi in tazza.
Anche la possibilità di
contattare direttamente la torrefazione per ricevere consigli personalizzati rappresenta un valore aggiunto significativo. Le realtà artigianali che conoscono profondamente i propri prodotti possono guidare il cliente verso la miscela più adatta al suo gusto e alla sua macchina espresso.
Dietro ogni tazzina di caffè di qualità si nasconde il lavoro di professionisti che hanno dedicato anni a perfezionare le proprie capacità sensoriali. I Q-grader e gli assaggiatori certificati rappresentano la garanzia che il caffè che scegliamo rispetti standard elevati e sia stato selezionato con competenza. Per chi desidera esplorare miscele artigianali attentamente selezionate,
Caffè Roen propone miscele di caffè in grani selezionati per un espresso di qualità, dal delicato
Arabica Gourmet al cremoso
Gran Bar, ciascuno con un profilo distintivo frutto di selezione accurata e torrefazione artigianale dal 1979.