lunedì 21 febbraio 2022

Etiopia: viaggio alle origini del caffè

Origini del caffè Etiopia

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autore: Enrico Bendinelli

Il nostro viaggio oggi ci porta alle origini del caffè. Assaggiare caffè etiopico è un’esperienza unica, da affrontare con il rispetto dovuto a questo prodotto.

Procediamo il nostro viaggio nel mondo del caffè con la scoperta di un nuovo, eccezionale prodotto. Nella nostra torrefazione, infatti, ogni giorno si ha l’occasione di fare esperienze uniche e imparare qualcosa di nuovo. Questa volta ho avuto l’occasione di fare un viaggio sensoriale lì dove la storia del caffè ha avuto inizio: in Etiopia. Accompagnatemi in questo viaggio alle origini del caffè.

Da dove viene il caffè: leggenda della sua origine


Vi siete mai chiesti dove è nato il caffè? Nel mondo del caffè circola da sempre una leggenda particolare sulle origini del caffè, che ne attribuisce la provenienza proprio all’Etiopia. Secondo la leggenda, infatti, molti secoli fa un pastore di capre etiope si accorse di come le sue capre, dopo essersi cibate delle bacche di uno strano arbusto, avessero un comportamento insolito, più attivo ed energico.

Fu così che anche il pastore, un po’ per curiosità ed un po’ per provare questo strano effetto di eccitamento, decise di cibarsene, dando inizio inconsapevolmente alla storia di un prodotto che ha accompagnato l’umanità per secoli, fino al giorno d’oggi: il caffè!

Conoscendo bene questa leggenda e avendola sentita raccontare più e più volte, ho sempre avuto un certo timore reverenziale nell’accostarmi all’assaggio dei caffè etiopici: un po’ come quando si parla ad un vecchio saggio che ti scruta dall’alto della sua esperienza e del suo sapere. Sono stato, però, sempre ben conscio della qualità che questi caffè possono offrire. Nomi come Sidamo, Yrgacheffe, Djmmah ed altri ancora, infatti, sono sempre risuonati nei colloqui con i commercianti di caffè crudi, nelle fiere del caffè o in altre occasioni nelle quali il caffè era al centro della discussione.

L’assaggio del caffè etiopico


Ecco, quindi, che dopo diversi tentennamenti, mi sono deciso a scrivere di un assaggio di caffè etiopico, in particolare un cosiddetto Yrgacheffe, cioè quello proveniente dalla regione attorno all’omonima città. Si tratta di un caffè arabica della varietà cosiddetta Heirloom, che è un termine usato per indicare diversi tipi di sottovarietà autoctone dell’Etiopia, lavorato con il metodo lavato da una piccola cooperativa di agricoltori di quella regione.

Partendo da questi presupposti, l’assaggio si annunciava sicuramente di alto livello: la varietà Heirloom è riconosciuta infatti per dare una tazza dal bouquet molto fine, con note di fiori e agrumi che possono variare molto da regione a regione, creando numerose specificità e diversità anche nel raggio di pochi chilometri. Inoltre, il processo di lavorazione a umido o lavato, grazie alla leggera fermentazione in acqua, ne amplifica ed esalta tali caratteristiche.

Caffè etiopico: assaggio con il metodo "cupping"


Come faccio sempre in questi casi, ho iniziato l’esperienza di degustazione caffè con il cosiddetto “cupping”, cioè la metodologia di assaggio standard per i caffè speciali riconosciuta a livello internazionale, che permette di apprezzare anche le caratteristiche più fini dei diversi tipi di caffè.

In questo caso, l’assaggio ha rivelato sentori di pesca e bergamotto, un’acidità fine bilanciata e un corpo avvolgente e vellutato. Mi ha colpito soprattutto l’intensità degli aromi e il loro equilibrio e potenza, decisamente un caffè eccezionale!

Caffè etiopico: assaggio con il metodo espresso


Viste le premesse con il cupping ho voluto approfondire ed assaggiarlo con il metodo espresso, quindi con una tostatura più scura e un’estrazione effettuata con una macchina espresso professionale.

Ho ottenuto uno dei migliori espressi assaggiati negli ultimi anni! Solitamente i caffè etiopici tendono ad essere molto aromatici ma, allo stesso tempo, ad avere una forte acidità. Grazie alla nostra torrefazione con metodo artigianale, invece, siamo riusciti ad ottenere un espresso molto bilanciato e allo stesso tempo fine ed aromatico, mantenendo tutti i suoi fini sentori di fiori ed agrumi. Allo stesso modo, inoltre, siamo riusciti a conferire quel corpo, quella cremosità e tipici sentori di cacao e nocciole che si ritrovano in un vero espresso!

Insomma, fidandoci dell’intuito del pastore ci siamo addentrati nei meandri del mondo del caffè e abbiamo conosciuto un caffè dalle caratteristiche straordinarie, uniche ed inimitabili che lo rendono veramente speciale e lo faranno diventare presto uno dei nostri caffè monorigine migliori! A presto con nuovi aggiornamenti sul mondo del caffè artigianale!

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